Tuglie...per raccontar paese...
 
Tuglie...per raccontar paese...


Almanacco

Venerdi` 11 Ottobre 2024
Oggi si festeggiano:
S. Germano vesc.
S.Alessandro Sauli vesc.
B. Giovanni XXIII
S.Firmino vesc.


A chi oggi festeggia
onomastico o compleanno
ed è nato sotto questo segno:
Auguri!

Proverbio del giorno
Luoghi tristi non vanno rivisti

Home

Calendario 2013
Festa Patronale 2011
Festa Patronale 2012
Festa Patronale 2014
Manifestazioni & Eventi

Televideo RAI


TUGLIE
Borgo della Civiltà Contadina del Salento
I frantoi ipogei
Museo civiltà contadina
FSE al Palazzo Ducale

L'informazione oggi
Il Corriere-Politica
Il Corriere-Cronache
Repubblica-Politica
Il Foglio
Repubblica-Prima pagina
Panorama
Il Fatto Quotidiano
Il sole 24 ore
Giornalettismo.com
AffarItaliani.it
Corriere salentino
Lecce Prima on line
Il paese nuovo on line
PiazzaSalento on line
Il Quotidiano di Puglia
Gazzetta Mezzogiorno
Il Giornale
Libero
La Stampa
La Gazzetta dello Sport
La Gazzetta Calcio
Notizie di Borsa
ANSA-Top news
ADN-KRONOS Politica
AGI Cronaca
AGI Politica

Andiamo al cinema?
I films in provincia
A Casarano
A Gallipoli
A Taviano
A Collepasso
A Nardò
A Surbo
A Lecce
Guarda tutti i trailer

Il paese della Calandra
di Raimondo Rodia
Le dolci Serre Salentine
Tradizioni dell'Immacolata
Shakespeare
NO VENISTI A TENPO
Il mercato in piazza
La grotta dei cervi
I dolci di Natale
I gelati e la pasticceria..
18 aprile 1948
Mesciu Saulle
Michele Cuppone
Il Salento che vorrei
La notte di S. Giovanni
Il bosco delle fate
Don Camillo e Peppone
Le serre salentine
Le serenate pasquali
Le mute terre...
Un nido d'amore...
Loriana Notaro
Villa Luisa
Il Museo della Radio...
Si faceva il "Bucato"
Le Tavole di San Giuseppe
Le banane.....di Tuglie
La focareddrha
Tuglie... e il suo gioiello
Una domenica...
Uno Sport solo per Donne, il Mamanet
Il mistero dei Cavalieri
Lupi Mannari


Altrevoci
A Gigi
Il presepe del zio Toto
A mio padre
Ricordo di zia Luigia
Gli Americani a Tuglie
Un Garibaldino a Tuglie
La mia Azione Cattolica
Riflessioni
In ricordo di mio fratello
I ricordi di una bambina
Una vendemmia particolare
25 Aprile 1945
Quel Natale degli anni '50
I Docili
Appello Chiesa S.Girolamo
Il viaggio dell'eroe
L'orco e la bambina
Mario Donadei
Giuseppe Merenda
Sara Nocera-Il poeta dei....
Sara Nocera-Un labirinto..
Sara Nocera-La lampada..
Giuliana Coppola-A Silvio..
Lucio Causo-Poesie
La favola di .....Luna
Troppo rumore fa....
Tullio Sponziello

Salvatore Malorgio
L'artista...le opere
A mio padre

Tuglie
Un nuovo Teatro a Tuglie
Ritrattino di Tuglie
Tuglie vista dal satellite
Panorama a 180°
Il nome "TUGLIE"
I rioni
Gli ulivi di Tuglie
Tuglie e l'Unità d'Italia
Antonio Palumbo
In ricordo di Antonio Palumbo
Un nome....una contrada
Montegrappa
Alpini a Tuglie
I Tugliesi del 2000
Tuglie nei libri
Il restauro del Calvario
Restauro facciata Chiesa
Il Giardinetto Aragona
Gemellaggio Villaverla
Cippo agli Alpini
Tuglie che cambia
La donna del monumento
Laboratorio ecomuseale
I 100 anni della Piazza
I 50 anni del Mosaico
Una storia da raccontare

Cenni storici
Le origini
La storia
Le chiese
Palazzi-Monumenti
Il Calvario

Lucio Causo: Ricerche
Reazioni filoborboniche...
Vigilanza polizia borbonica
La crisi economica del 900
Ampliamento territorio
Congregazione di carità
La famiglia Venturi
La stazione ferroviaria
Tuglie Borbonica del 1827
Causa Tuglie-Minervino
Profilo di Lucio Causo
Un secolo di Ferrovia
Il culto dell'Annunziata
La"Sagra" di Vittorio Locchi
La Madonna del Grappa
Cesare Vergine (Diario)
CasermaCarabinieri Tuglie
Luigi Venuti
Festa del Giovedì Santo
Piazza Garibaldi
Dr. Cesare Vergine
La Madonna Pozzo

G. Pisanello: Tradizioni
L'angolo di Giampiero
Riti & Feste (Video)
Venerdì Santo
Le Caremme
Sant'Antonio
San Giuseppe
La Candelora
Madonna del Carmine
Madonna del Grappa
Sacro Cuore di Gesù
La festa patronale
La Matonna te la Nunziata

Tuglie...per raccontar paese...
Caterina da Siena, le armi della mistica


GEOGRAFIE
.

Caterina da Siena, le armi della mistica
Il suo «Epistolario» edito dall’Istituto Storico Italiano del Medioevo. Il primo volume raccoglie 76 lettere, ma il progetto, coordinato da Antonella Dejure, durerà degli anni. Tra le sue molte missive, belle e disperate, quelle inviate a papa Urbano VIII lo esortavano a cambiare la Chiesa «cacciando» gli atti come la corruzione, all’origine dei suoi mali. Di questa donna minuta, capace di proiettare sulla propria fisicità la sofferenza del mondo cristiano con digiuni e penitenze, è rimasta soprattutto la potente parola scritta.

                     

«Dio, intendi al mio adiutorio. Signore, affrétati d’aiutarmi. Tu hai permesso che io sia sola in questa battaglia». Nel gennaio 1380 Caterina da Benincasa scrive una delle ultime lettere al suo confessore e direttore spirituale, il frate domenicano Raimondo da Capua: ed è, come al solito, una lettera di lotta. Caterina era arrivata a Roma il 20 novembre del 1378. Questa «piccola donna che ci confonde» (sono parole del papa in carica, Urbano VI) era venuta nella città eterna dopo che il sacro collegio aveva eletto un secondo papa, alternativo a quello sul seggio di Pietro, Clemente VII. Caterina aveva un’idea intensamente organica del corpo della Chiesa. Che ci fossero due teste, era impensabile; che una parte del mondo cristiano aderisse all’antipapa (un «demonio» e un «anticristo», nelle parole della senese) era una ferita, anzi il netto taglio di un arto da quel corpo unitario, tenuto in vita dal sangue di Cristo. Ogni ferita era una perdita di sangue, un taglio netto di un membro: il membro imputridisce, il corpo impallidisce. Nello scorcio di un secolo tormentatissimo da guerra e epidemia, inizia uno scisma che durerà fin dentro il secolo dell’Umanesimo.

A ROMA CATERINA esorta i Cardinali, scrive ai sovrani che si fanno tentare dal demonio-antipapa, eccita le truppe per permettere al vero papa di stabilirsi a San Pietro, si sforza di tenere unite e fedeli le città toscane, che si erano ribellate lungamente al papa opponendosi al suo ritorno da Avignone, in Francia, a Roma. Ma soprattutto, scrive al nuovo papa. Sono lettere belle e disperate, di una disperazione eccitata, rotta dalla paura che il tempo sia troppo poco. Lo esorta a comportarsi virilmente, a cambiare in profondità la Chiesa, a cacciare via dal suo corpo i comportamenti che sono all’origine dei suoi mali (la corruzione, l’ostentazione della ricchezza, la simonia). Anche a Urbano, come aveva in maniera martellante richiesto al suo predecessore Gregorio XI, Caterina chiede, anzi pretende, due cose: un impegno per la crociata oltremare (che avrebbe risolto i problemi della conflittualità tra i cristiani, altro elemento inaccettabile per Caterina perché considerato come un’automutilazione) e soprattutto la riforma della Chiesa. È come mordere un arancio, ci dice in una lettera: prima aspro, poi dolcissimo.

Ma come sempre, i desideri di Caterina (e il suo instancabile e pratico attivismo) si scontrano con il pragmatismo della Curia e l’immobilità di un mondo che non è capace di seguirla: lei chiede un concilio di uomini «santi», una sorta di chiesa «spirituale» che sembrava quasi dover fare le veci dei Cardinali. Il papa ne convoca un gruppo a Roma, ma i grandi uomini evocati da Caterina neanche rispondono. Non è più il tempo, per loro, di intervenire sul mondo. Sono tempi in cui la religione si ritira su se stessa, vive lontano dai commerci umani, si dedica alla contemplazione più che all’attività.
Il papa allora fa delle nomine politiche. In un circuito conturbante tra la fisicità malata della chiesa e il dominio sul proprio corpo, Caterina intraprende uno dei suoi più terribili digiuni: digiuni non solo di cibo, ma anche idrici.

SALTANDO LE MEDIAZIONI, è a Dio che chiede di scegliere tra il suo corpo e quello della Chiesa: o guarisce l’uno, oppure l’altro. Dopo aver anche dal letto dato precise indicazioni ai suoi seguaci (la cosiddetta famiglia), gridò «Sangue, sangue!», morendo poi il 29 aprile 1380. Ha 33 anni, come Cristo.

Di questa donna minuta e magrissima, capace di proiettare sulla sua fisicità ostentatamente esile la sofferenza del mondo cristiano del suo tempo con digiuni e penitenze durissime, è rimasta soprattutto una parola potente, un urlo continuo e quasi scomposto che si trasforma in parola: 386 lettere e un Dialogo, un libro di riflessione sul proprio percorso interiore. Lettere e dialogo: la parola di Caterina si ostina a dirigersi all’altro, a donne e uomini del suo tempo, per accelerare l’azione prima ch’el tempo s’abrevi, costruendo vere e proprie campagne di propaganda non per forza velleitarie, anzi: nel suo progetto di Crociata, non privo di tratti fanatistici (gli infedeli sono definiti cani), arrivò a costruire un fronte e un esercito in procinto di partire nel 1377.

E QUI ARRIVIAMO alla storia editoriale di Caterina, che finalmente conosce, grazie agli sforzi dell’Isime (Istituto Storico Italiano del Medioevo), una svolta: è uscito il primo imponente volume dell’Epistolario di Caterina, che raccoglie 76 lettere inviate a destinatari le cui iniziali sono A-B, con un ricchissimo paratesto che spiega dettagliatamente i criteri della nuova edizione e infine un commento storico che permette al lettore di orientarsi nella lettura dei testi, che trovano il loro senso specifico (e forse più rilevante) proprio nel quadro di eventi e di relazioni concrete in cui intervengono.

L’impresa, coordinata da Antonella Dejure e sviluppata da un’equipe numerosa e qualificata (ogni volume avrà un suo responsabile), durerà degli anni, ma ci permetterà finalmente di leggere e comprendere un testo capitale della cultura e della storia politica italiana ed europea, sostituendo definitivamente l’edizione ottocentesca di Niccolò Tommaseo, riproposta dal fascistissimo Misciatelli nel 1930 secondo linee di interpretazione nazionalistiche e addirittura ostentatamente violente (nei Mistici senesi, Caterina era considerata una violenta «nella carità» come Bernardino da Siena lo sarà «nella predicazione»).

L’Isime aveva già patrocinato un’edizione: lo storico valdese Eugenio Dupré Theseider ne fece uscire un primo volume di 88 lettere nel 1940 (ordinate cronologicamente), e lavorò tutta la vita alla sua prosecuzione, che però non vide la luce. Il gruppo dell’Istituto ha lavorato anche sull’archivio di Dupré, ma ha ripreso il dossier per intero, pubblicando un censimento dei manoscritti nel 2021, nel quale si metteva a frutto una novità filologica di rilievo.

L’epistolario di Caterina circola in gran parte in raccolte realizzate perlopiù in relazione con la promozione del processo di beatificazione della senese. All’interno di queste raccolte, una grande importanza era stata accordata a quella preparata dal nobile senese Neri di Landoccio Pagliaresi, e trasmessa da un manoscritto oggi conservato a Vienna, nel quale a una prima stesura si accompagna una serie di correzioni: il paleografo Angelo Restaino ha dimostrato che le correzioni sono dello stesso Neri, e questo conferisce alla versione del testimone «corretta» lo statuto di una versione finale del compilatore. A questa giustamente si attiene l’edizione, registrando nella prima fascia di apparato la lezione non corretta, e tenendo presente anche l’intero spettro della trasmissione (descritta e giustificata in una nota che precede ogni lettera).

È UN PASSO IN AVANTI notevole anche rispetto all’edizione di Dupré, ma certo ci mostra come la filologia ci insegna anche ad arrenderci all’evidenza di una trasmissione mediata soprattutto da uomini – perché Caterina fu sempre sostenuta, ma anche controllata, da uomini potenti, nobili, cardinali, frati. La parola di una donna non poteva avere legittimazione se non attraverso tutte queste precauzioni. Caterina si fece schiacciare o controllare? È una domanda urgente ma difficile. Nel 1377 la senese scrive al suo confessore piena di emozione perché la Provvidenza le ha regalato «l’attitudine dello scrivere». Questa rivendicazione di autorialità aveva giustamente affascinato studiose femministe come Marina Zancan, e va affiancata alla piena consapevolezza di avere un ruolo nella salvezza del genere umano, rivendicando un ruolo di mediazione che era solo dei sacerdoti. In questa fessura tra autorità e legittimazione, tra controllo e consapevolezza, stretto e talvolta soffocante, sta tutto il conflitto di una lunga marcia femminile non ancora conclusa.
 

Antonio Montefusco



Tuglie...per raccontar paese...
Asterischi
di Gerardo Fedele
Guida turistica
Presentaz. Coppola rossa
Tuglie: quali origini?
Storie di presepi
La presenza di un amico
Radiobase, etereo mito...
Toponomastica e
Unità d'Italia

Storie di paese...

Collecta,electa,memoranda
di Enzo Pagliara
+


Storie
La storiella della Madonna
Le tajate
Vi racconto Montegrappa
I murales di Joele
Ricordando Joele
Maurizio Imperiale
Provenzano,origini
di una tradizione

Ricordando Ugo
Per Silvio
Antonio Minerba
Mescia Rita Pino
A Cristian Quartini
L'Ercole te la benzina

Cartoline di Gigi Scorrano 
A Elena per Gigi
Ricordo di Gigi
Una facciata, quasi  un ...
Un bambino ascolta il mare
La stazione
Largo Fiera, per memoria
Il mio Largo Fiera
Via XXIV Maggio
Un luogo ideale
Via Sant’Antonio
Una via fiorita
Una scoperta che
viene dall'America
Dedicato a mio nonno
Tugliesi quel giorno 
La lista dei passeggeri
La nave Republic

Museo della radio
Inaugurazione
Brochure
Visita virtuale
Frantoio ipogeo
Abbassa la tua radio

Tugliesi nel mondo
Louis Imperiale
Sylvain Tarantino
Tuglie a New York
Antonio Coluccia
Antonio Montefusco

Antonio Montefusco
Santa Caterina
Luigi Scorrano
Marco Polo
Intervista su Dante

Turismo a Tuglie
Corte dei Simonari
Tenuta La Baronessa
Residenza Mosco
Villa Rodogallo
Agriturismo Nanni
Villa Paradiso
Villa Oasi
B&B Almacanto
Villa Panorama sullo Ionio
Le corti di Tuglie
Masseria Carignani

Storia e leggenda

Profili
Livio Calò recensione
Otello Petruzzi recensione
Luigi Ruggero Cataldi
Mino Stamerra
Sinu Matinese
Davide Raia
Sabrina Manco
Adriano Imperiale
Sara Nocera
Nunzia Imperiale
Mino De Santis
Mino De Santis Caminante
Mino De Santis Muddhriche
Emily De Salve
Liana Primiceri
Silvana Mottura-Poesie
Don Nicola Tramacere
Antonio Pagliara
Cesare Vergine
Ambrogio Piccioli
Aldo Garzia
Egidio Cataldi
Giuseppe Ria
Cosimo Sponziello
Silvio Nocera
Giuseppe Solida
L'arte di Giuseppe Solida
Rosa Parata
Lu Battista
Fernando Pino
Fiore Gnoni
Mesciu ‘Ntunucciu
Al Maestro Ant. Malecore 
Salvatore Guarini

Curiosità
 La Festa dell'Annunziata
Cartapestai di casa nostra
Santi sotto campana
Antica barbieria Ingrosso
L’Annunciazione sui pizzi
La puteca te li Papaionaca
I proverbi sulle monete
L'acchiatura
Le Caremme di Tuglie 2006
Le Caremme 2007
Le Caremme 2008
Le Caremme 2009
Le Caremme 2010
Le Caremme 2011
Le Caremme 2012
Le Caremme 2013
Le Caremme 2014
Tugliesi...puricini
Piazza Garibaldi 1912
Nevicata in Piazza
Giuseppe Piccioli Pianista
L'università di Tuglie
Grecità a Parabita
Retaggi linguistici
Tuglie nei dizionari
Carnevaliamo...insieme
Puru nui taniane la rete...
Festa della  Mamma USV
Filatelia: Tuglie e Albania
Non chiamatele vecchiette
Pensieri...Festa Patronale

Culacchi
Che ore sono?
La banana della Madonna
La mezza-vendetta di Santa Barbara

L'associazionismo:
Le associazioni
La Calandra
Aurora
Gruppo Scout Tuglie
Ekagra
Gruppo Incontri
Protezione Civile C.O.R.
Associaz.Emigranti Tugliesi

Sport 
Calcio Giovanile Tuglie
Talion Volley Tuglie
Associaz. Podistica Tuglie
Gare Podistica Tuglie2008
Gare PodisticaTuglie 2009
Gare PodisticaTuglie 2010
Gare PodisticaTuglie 2011
Gare PodisticaTuglie 2012
Gare PodisticaTuglie 2013
Gare PodisticaTuglie 2014
Gare PodisticaTuglie 2015
Gare PodisticaTuglie 2016
Gare PodisticaTuglie 2017

Le raffinatezze a Tuglie
Vini Michele Calò
Liquori Villantica
Banane e Spumoni

Foto
Nella Tuglie di ieri
Cosimo Sponziello...Le foto
Non solo foto...
Siamo...obiettivi!
Tuglie...by night
Luci di Natale 2011

Firma degli ospiti
Ricerca nel sito

Il nostro indirizzo e-mail:




Diventa amico di TuglieMeteo


Visita il Salento

Tuglie...per raccontar paese...



Tutti i marchi, foto, immagini e scritti presenti sul sito appartengono ai legittimi proprietari.
E' severamente vietato copiarne i contenuti.
Sito ottimizzato per:
Explorer Firefox Opera Chrome Safari


Impostare la risoluzione a 1024x768px o sup.

Aggiungi Tuglie... per raccontar paese ai Preferiti

Sito ideato e realizzato da Felice Campa

Privacy Policy


To Top